Nata nel 2025, conserva e valorizza
la storia dell’informatica e della cultura digitale.
Rendendo accessibile questo patrimonio, aiuta le persone a comprendere
come la tecnologia abbia contribuito a plasmare il nostro mondo.
↗︎ FONDAZIONE
↗︎VISION
L’ambizione della Fondazione è quella trasmettere alle generazioni future il patrimonio materiale e immateriale (tangibile e intangibile) delle tecnologie dell’informazione come atto di responsabilità culturale e civile; operando come laboratorio continuo e aperto, dove saperi, tecniche e arti si incontrano e dialogano con la contemporaneità, favorendo l’integrazione dei saperi nell’era digitale e l’utilizzo consapevole della tecnologia.
↗︎MISSION
Nata negli anni '90, la collezione di esemplari informatici, oggi di rilevanza internazionale, è il nucleo sul quale è stata concepita e costruita la Fondazione . Comprende più di 2000 esemplari di interesse storico-scientifico: dalle calcolatrici meccaniche ed elettroniche ai primi elaboratori a transistor, dai personal computer alle console da gioco. Fanno parte della collezione pezzi rari (PDP 11/35), eccezionali (il secondo esemplare di Apple I), unici e inestimabili (Xerox Alto), emblematici (Olivetti Programma 101) e repliche (Apple Knowledge Navigator).
↗︎MEET THE FOUNDATION
BOARD
Pierdamiano Airoldi: Founder
Gabriella Gandolfi: Founder
Rolando Chioda: Founder
STAFF
Andrea Biffi: Executive director
Lisa Locatelli: Operations manager
Lorenzo Airoldi: Education specialist
René Capovin: Cultural mediator
CONSULTANT
Massimo Negri: museologist/industrial heritage expert
↗︎ COLLEZIONE
Nata negli anni '90, la collezione di esemplari informatici, oggi di rilevanza internazionale, è il nucleo sul quale è stata concepita e costruita la Fondazione. Comprende più di 2000 esemplari di interesse storico-scientifico: dalle calcolatrici meccaniche ed elettroniche ai primi elaboratori a transistor, dai personal computer alle console da gioco. Fanno parte della collezione pezzi rari (PDP 11/35), eccezionali (il secondo esemplare di Apple I), unici e inestimabili (Xerox Alto), emblematici (Olivetti Programma 101) e repliche (Apple Knowledge Navigator).
↗︎ CULTURA DIGITALE
↗︎IL MUSEO PERMANENTE
Il digitale è alla base della società globale, e il suo passato è già storia comune: attraverso personal computer, videogiochi e smartphone possiamo cogliere momenti essenziali di un vero e proprio passaggio d’epoca. Lo strumento per realizzare questa ambizione è un museo permanente delle tecnologie dell’informazione: contemporaneo e innovativo (centro di esperienze, di competenze, di empowerment personale e comunitario), assomiglierà al museo totale di Jorge Wagensberg. Un museo di rilevanza nazionale. Un museo che diventa strumento di cambiamento sociale. Un luogo dove il passato racconta il futuro.
↗︎APPASSIONATI E ASSOCIAZIONI
In Italia esistono collezioni uniche che raccontano la nascita dell’informatica e del digitale, frutto del lavoro silenzioso e metodico di associazioni, collezionisti e nerd.Questo patrimonio unico soffre di frammentazioni, diffidenze e mancanza di strumenti condivisi tipiche dei circoli di appassionati.Fondazione 101 vorrebbe cambiare questa logica: si propone come punto di riferimento culturale, costruendo un approccio collaborativo con tutte le realtà del settore. Con lo scopo di rendere il patrimonio che conservano, bene comune.
↗︎101 E L'I.A.
Fondazione 101 nasce (anche) per utilizzare la storia della tecnologia come strumento educativo. Il filo rosso che lega le tecnologie digitali attuali ai primi calcolatori ci aiuta a porci le domande giuste: l’IA è una minaccia o una grande occasione? Meglio evitare e vietare - o insegnare a comprendere e utilizzare correttamente? Siamo consci che l’IA è una trasformazione inevitabile, destinata a modificare profondamente il nostro modo di vivere e di guardare al mondo. È necessario innanzitutto comprenderla, per utilizzarla con quella visione peculiare, creativa e originale che il nostro Paese ha più volte dimostrato di possedere.
↗︎ EDUCAZIONE E FORMAZIONE
↗︎TEMPORARY MUSEUM
“Computer Stories. Scene da un passato prossimo: da Alan Turing a Steve Jobs" è una mostra che ripercorre la storia recente dell’informatica attraverso decine di esemplari originali: dai computer che vinsero la guerra ai primi home computer, dal design alla portabilità passando per il retrogaming, il percorso mette in luce innovazioni, intuizioni e fallimenti che hanno trasformato la tecnologia digitale in una compagnia quotidiana. Un viaggio nella cultura digitale che ha reso possibile il presente in cui viviamo. Computer Stories è prenotabile come temporary museum da enti, istituzioni, scuole, comuni, associazioni e imprese; può essere accompagnata da apparati digitali per l’interpretazione, guide esperte, laboratori didattici STEM e hands-on, conferenze o incontri con protagonisti della storia informatica.
↗︎STEM E NUOVE COMPETENZE
Le rivoluzioni del digitale richiedono un’azione educativa trasversale rivolta a tutta la cittadinanza, attraverso formule didattiche e narrative adeguate. In questo senso, l’insegnamento STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) è fondamentale perché sviluppa competenze critiche e trasversali come il pensiero logico, la risoluzione dei problemi e la creatività. Caratteristiche comuni delle esperienze educative proposte sono l’interazione, la didattica hands-on, l’utilizzo di IA “confinata”, il coding e il making laboratoriali.
↗︎CONFERENZE-SPETTACOLO
Incrociando storia dell’informatica ed evoluzione sociale, tendenze culturali e avvenimenti storici nascono le conferenze/ spettacolo ideate e interpretate dagli esperti della Fondazione insieme a testimonial e collaboratori, che conducono l’auditorio in un viaggio nel tempo tra tecnologia e storia (ad es. “Adriano Olivetti, una storia piena di futuro”; Federico Faggin e il microchip - in preparazione). Destinatari degli eventi possono essere musei, università, comuni, teatri stabili e centri culturali, ma anche scuole.